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Archivi: Prodotti

Prodotti Il Desco

Spalla di maiale pisana

La spalla di maiale è un salume di grande pezzatura, dal peso che può variare tra i cinque e i dieci chilogrammi. La stagionatura si protrae per almeno sette/otto mesi; la carne, saporita e profumata, ha una consistenza tenera e il colore vira dal rosato al rosso intenso, mentre il grasso è compatto e biancastro. Tipico dell’area pisana, questo salume viene prodotto, con alcune varianti, anche nel resto della Toscana ed è uno degli ingredienti del cosiddetto “piatto maggese”: spalla tagliata a dadini assieme a fave e pecorino.

Salsiccia al tartufo bianco di San Miniato

Salsiccia al tartufo bianco di San Miniato

Carne cruda di maiale tritata e insaccata in budello naturale con tartufo bianco di S. Miniato. La tipicità é data dal maiale toscano incrociato e allevato con metodi tradizionali, alla carne del quale viene aggiunto il prezioso tartufo bianco di S. Miniato.

Pecorino del Parco di Migliarino San Rossore

Formaggio grasso, a pasta cruda, semidura, di media stagionatura, prodotto da latte ovino intero, pastorizzato, coagulato con caglio di vitello. Il latte impiegato proviene da ovini di razze autoctone (in particolare la Massese) allevati nel territorio del Parco secondo le regole della pastorizia tradizionale. La tecnica di produzione è rimasta invariata da parecchi anni. La selezione delle razze, la cura nell’alimentazione del bestiame e il processo di stagionatura su assi di legno conferiscono al pecorino del Parco un sapore particolare (più dolce rispetto agli altri pecorini) e una qualità molto alta.

Pecorino delle Balze Volterrane

Il pecorino delle Balze Volterrane DOP è un formaggio ottenuto dalla lavorazione di latte ovino crudo di pecore di razza Sarda allevate nella zona di produzione e caglio vegetale ricavato dalle inflorescenze di cardo o cardo selvatico. In base al periodo di stagionatura si distinguono quattro tipologie: fresco, semistagionato, stagionato, da asserbo.
La zona di produzione del pecorino delle Balze Volterrane interessa il territorio dei comuni di Volterra, Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Castelnuovo Val di Cecina e Monteverdi Marittimo, in provincia di Pisa.

Val di Cornia DOC

La zona geografica della Val di Cornia DOC include un vasto territorio a cavallo tra le province di Pisa e Livorno, che comprende i comuni di Suvereto, Sassetta, Monteverdi Marittimo e parte del territorio amministrativo dei comuni di Piombino, San Vincenzo, Campiglia Marittima e Monteverdi Marittimo. Culla della civiltà etrusca, la Val di Cornia si presenta come una zona collinare nell’entroterra e pianeggiante sulla fascia costiera e si insinua fino le pendici sud-occidentali delle Colline Metallifere.
La disciplinare del Val di Cornia DOC Rosso prevede che il vino sia di colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento. Il profilo olfattivo è vinoso con profumo delicato. Al palato il sapore è asciutto, armonico ed equilibrato.
La disciplinare del Val di Cornia DOC Bianco prevede che il vino sia di colore giallo paglierino brillante. Il profilo olfattivo è gradevole e delicato. Al palato il sapore è secco e armonico.

Montescudaio DOC

La zona di produzione della DOC Montescudaio si trova nella parte sud della provincia di Pisa e comprende i terreni vocati alla produzione di qualità dei territori amministrativi dei comuni di Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio, Riparbella e Santa Luce.
La DOC Montescudaio si riferisce alle tipologie rosso, a base di sangiovese, trebbiano, malvasia, e altre varietà come canaiolo, colorino, e bianco, a base di trebbiano, malvasia e vermentino. La DOC include anche il vin santo.

Bianco Pisano di San Torpè DOC

Il Bianco Pisano di San Torpè è un vino che gli agricoltori delle colline pisane hanno prodotto fin da tempi più remoti. Nel 1980 hanno pensato di dargli un nome e una disciplina produttiva. L’area di produzione si sovrappone a quella del Chianti Colline Pisane e si estende in territori di pianura nelle vicinanze dell’Arno, dell’Egola e dell’Elsa.
Ha un colore dal dorato all’ambrato più o meno intenso, un profumo intenso, etereo, aromatico, caratteristico e un sapore secco, delicato, armonico.
Vitigni: Trebbiano toscano 75-100%. Possono concorrere uve di vitigni a bacca bianca raccomandati e autorizzati fino al 25% delle viti esistenti.

Chianti DOCG sottozona Colline Pisane

La denominazione Chianti DOCG sottozona Colline Pisane rappresenta una delle più importanti aree vitivinicole della regione Toscana. La denominazione include le province di Pisa ed è stata creata nel 1996. I vini si basano principalmente sui vitigni Sangiovese.
Il Chianti non può essere immesso al consumo anteriormente al 1° marzo dell’annata successiva a quella di produzione delle uve, a eccezione del Chianti Superiore, per il quale la data di immissione al consumo decorre dal 1° giugno.
La tipologia riserva deve essere sottoposta ad almeno ventiquattro mesi di invecchiamento e a un successivo affinamento in bottiglia di almeno tre mesi.

Olio di Madremignola

Olio di Madremignola

L’olio di madremignola deve la sua particolarità alla cultivar: è infatti un olio monovarietale. Gli olivi della varietà madremignola sono coltivati sui terreni ghiaiosi delle Colline Pisane (San Colomba, Bientina) e questo, insieme alle caratteristiche varietali, conferisce la tipica freschezza all’olio. È un olio molto apprezzato dai consumatori locali.
Per il suo sapore pizzichino e fruttato si presta a essere consumato per il pinzimonio, per fare bruschette e per condire la ribollita.

Uva colombana di Peccioli

La colombana è un vitigno autoctono della provincia di Pisa, legato storicamente alla zona di Peccioli, in Alta Val d’Era. Il nome deriva da San Colombano, che secondo la tradizione, nel ‘600, introdusse vari vitigni in quest’area. Si tratta di una cultivar da mensa, impiegata in alcuni casi anche per la vinificazione. Ha chicco rotondo, di colore ambrato a maturazione; ha sapore dolce, molto zuccherino e odore fruttato molto intenso. Si produce a settembre.