Tajarin alla Carrarina
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PORZIONI:
4 persone -
TEMPI DI PREPARAZIONE:
1 ora -
DIFFICOLTA’:
bassa

In una pentola capace cuocete le patate, il cavolo verza tagliato fine, la zucchina e i fagioli borlotti sbucciati (se sono secchi vanno tenuti a bagno in acqua fredda per una notte e cotti più a lungo).
Mezz’ora prima della fine della cottura, salate l’acqua. Nel frattempo tritate il lardo con la mezzaluna scaldata sul fuoco, (perché deve rimanere a pezzetti), fate un trito con aglio, sedano, cipolla, carota, basilico.
In un tegame capace fate soffriggere l’olio e rosolare il trito, quando è appassito aggiungere un mestolo di brodo di fagioli e un pizzico di origano. Passate al passaverdura le patate, i fagioli, il cavolo e la zucchina, fate riprendere il bollore, aggiungete il soffritto, fate sobbollire piano per una decina di minuti, aggiustate di sale e cuocete i tajarin (taglierini)per pochi minuti.
Per questa ricetta si usano i borlotti detti in dialetto carrarino “badòton”.
I tajarin
Impestate la farina con l’acqua sulla spianatoia di legno, tirate la sfoglia sottile di qualche millimetro, arrotolate e tagliate con il colello la pasta a fettuccine larghe circa mezzo centimetro che farete cuocere per un paio di minuti.
Un detto popolare canta: “Alto di cannello (mattarello) e fine di coltello”.
4 patate
250 g di cavolo verza
1 spicchio d’aglio
2 coste di sedano
1 cipolla
1 carota
1 rametto di basilico
1 bicchiere di olio EVO
10 g di lardo
1 pizzico di origano
1 zucchina
300 g di fagioli borlotti secchi (o 1 kg freschi)
Per i tajarin
500 g di farina, acqua, un pizzico di sale
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