Prosciutto crudo penitente alle castagne

Il metodo di lavorazione è molto antico, tanto che un documento relativo alla produzione di questo prosciutto risale al 1797.
Quando i prosciutti prodotti non acquisivano il sapore tipico voluto dal produttore, non venivano messi in commercio e risultavano meno pregiati. Il prodotto mal riuscito, veniva messo a stagionare nei “metati”, tipiche costruzioni usate per essiccare le castagne, come penitenza dopo una cattiva stagionatura. Il prosciutto, durante questa stagionatura, acquisiva un sapore dolce per il contatto ravvicinato con gli aromi delle castagne.
Il prosciutto veniva mangiato dai lavoratori in pause, per pasti semplici; oggi è ottimo per antipasti, aperitivi o accompagnato da un pezzo di pane ed un buon vino rosso.
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Un prodotto dimenticato nella notte dei tempi, una lavorazione particolare che si tramanda di generazione , ci farebbe davvero piacere conoscerlo e condividerlo. Perché ogni esperienza arricchisce la la cultura del cibo e lo rende sempre più speciale!