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Prodotti Il Desco

Cavolo riccio nero

Il cavolo riccio nero è uno degli ortaggi più antichi della tradizione e della cultura lucchese, fin dall’Ottocento viene coltivato nelle campagne lucchesi. Ancora oggi la coltivazione avviene con gli stessi sistemi tradizionali di un tempo.

E’ un prodotto tipicamente invernale ma che invia la sua produzione verso fine luglio. Le caratteristiche di questo prodotto sono date dal pregio della coltivazione locale, dal suo particolare aspetto e gusto. Le piante da cui nascono i cavoli sono robuste e di altezza pari ad 1 metro circa; le foglie di questa varietà sono strette e molto lunghe, arrivano ad una grandezza pari a 40 cm; il colore è verde intenso e scuro con nervature più chiare.
Il raccolto avviene dopo le brinate mattutine. Il termine dialettale con cui è conosciuto, è “braschetta”, inoltre è noto che le foglie diventano tenere se “hanno sentito il freddo”, di pari passo con il periodo di raccolta.

Gli abbinamenti più tradizionali per il consumo di questo ortaggio, sono con la carne di maiale, il baccalà, il cotechino e fagioli.

Castagne della Garfaganana

Le castagne sono il frutto del castagno, tale prodotto è conosciuto nella provincia lucchese per la farina omonima che nasce dalla lavorazione della materia prima. La farina di castagne è anche conosciuta come farina di neccio, il neccio è un dolce tipico lucchese.

I frutti di ogni coltivazione si differenziano per forma, dimensioni, colore della buccia, forma dell’ilo, pellicola interna e caratteristiche organolettiche; la produzione è concentrata prevalentemente nel mese di ottobre.
La gestione tradizionale dei castagneti si ripete da secoli senza sostanziali variazioni rispetto alle pratiche colturali consuete. Rispetto al passato tali pratiche si avvalgono solo dell’ausilio di mezzi meccanici come motoseghe e decespugliatori; non prevedono l’uso di concimi chimici e di fitofarmaci e garantiscono il mantenimento delle specifiche caratteristiche organolettiche del prodotto consumato allo stato fresco o successivamente trasformato.

Carne bovina della Garfagnana e Valle del Serchio

Denominazione del marchio collettivo che identifica la carne bovina prodotta in Garfagnana e Media Valle del Serchio secondo un disciplinare di produzione che garantisce l’alta qualità dalle carni prodotte e che prevede la permanenza degli animali in stalle ubicate nel territorio della Garfagnana e Media Valle del Serchio per un periodo minimo di 10 mesi. L’alimentazione deve essere effettuata con foraggi di provenienza aziendale, integrata con prodotti di origine vegetale, escludendo l’impiego di auzinici. Le aziende sono sottoposte a controlli da parte dei tecnici dell’Associazione Provinciale Allevatori in merito al rispetto delle norme contenute nello stesso disciplinare ed all’adeguatezza delle strutture di allevamento dell’azienda, che non devono arrecare sofferenza agli animali. Gli allevatori locali, come al tempo dei nostri nonni, crescono gli animali con tecniche tradizionali e, spesso, allo stato brado.